L’assunzione da parte del Verbo di Dio di un corpo e di un’anima umani implicano, infatti, la presenza di un volto e di quindi di uno sguardo umani: da qui l’eccezionale occasione della rappresentazione delle immagini che, nonostante i dibattiti e le lotte iconoclaste, irruppe agli albori del cristianesimo e lo attraver- sò, come una costante, durante tutta la sua storia.
Il bisogno di immagini in am- bito cristiano subì un’accelerazione anche a causa dello slittamento del ritorno di Cristo sulla terra. Le comunità apostoliche che inizialmente avevano vissuto nell’ardente attesa dell’imminente parusia non ritenevano infatti necessario conservare immagini o ritratti di Gesù.
La visione del Figlio incarnato di Dio, di cui avevano goduto apostoli e discepoli, era tuttavia preclusa ai posteri.
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